

Certamente si può agire sulla prevenzione dell’ictus e un ruolo primario spetta all’alimentazione. In particolare, alcuni cibi possono aiutare in maniera significativa, in quanto privi di grassi in eccesso. A tal proposito non possiamo non considerare come preziosi alleati per la nostra salute il latte scremato e i formaggi.
Uno studio dimostra le proprietà dei latticini magri
A supportare la tesi sono i risultati di una ricerca condotta dagli esperti dell’università medica svedese Karolinska Institute, che ha coinvolto in uno studio quasi 80.000 soggetti di età compresa fra i 45 e gli 83 anni.
I risultati sono stati piuttosto evidenti: i pazienti che mangiavano latte scremato e formaggi magri avevano un rischio inferiore del 12% e del 13% di incorrere in un ictus ischemico. Lo studio degli scienziati del Karolinska Institute è durato dieci anni, nel corso dei quali si sono verificati numerosi ictus che gli esperti sono riusciti a mettere in relazione con il consumo più o meno intenso dei latticini.
Sono le sostanze nutritive dei latticini magri a fare la differenza: potassio, magnesio, calcio e vitamina D. In particolare quest’ultima riesce ad avere un effetto protettivo sulla pressione e sul sistema cardiovascolare. L’importanza di questo fattore protettivo è da sottolineare in modo specifico, considerata anche l’alta incidenza dell’ictus sulla popolazione italiana.
Quali sono le cause dell’ictus e quali misure è possibile adottare
Le cause dell’ictus vanno rintracciate soprattutto in alcuni fattori di rischio come l’invecchiamento, la familiarità e lo stress, i quali possono essere considerati dei fattori non modificabili. Su altri fattori invece è possibile intervenire: tra questi rientrano una dieta scorretta, il fumo e l’assenza di attività fisica.
Esistono poi altre cause, che consistono in alcune patologie per certi versi attribuibili allo stile di vita, come ad esempio il diabete, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia e l’obesità. In particolare l’ipertensione può essere considerata uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare e per questo è importante che i soggetti ipertesi siano controllati accuratamente.
Per effettuare una corretta prevenzione dell’ictus, è necessario essere consapevoli di questi fattori di rischio e occorre allo stesso tempo saper riconoscere i sintomi fondamentali. Soltanto in questo modo, infatti, nel caso si verifichi un ictus, sarà possibile intervenire in maniera rapida, in modo che il cervello non sia costretto a restare troppo a lungo senza ossigeno.
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