

Ci sono passati tutti: mesi, anni di mal di pancia, coliche e diarrea. Poi il sospetto, il test, ed ecco la diagnosi: intolleranza al lattosio. Improvvisamente ci si trova sperduti, costretti a convivere tutta la via con un problema fastidioso.
Arriviamo subito alla conclusione: non è così terribile come sembra all'inizio. Con l'intolleranza al lattosio si può convivere benissimo, con un po' di pazienza e qualche accortezza. E se già te lo stai chiedendo, non dovrai nutrirti di verdurine per il resto dei tuoi giorni né saltare pranzi e cene con gli amici.
In questo articolo ti diamo qualche suggerimento per iniziare una lunga e felice convivenza con l'intolleranza al lattosio.
Tieni duro!
All'inizio la notizia è spiazzante. Pensi: "da questo momento in poi mi nutrirò solo di riso in bianco, verdurine bollite e croste di pane. Che tristezza!". Tieni duro, ci siamo passati tutti. Col passare del tempo ti renderai conto che potrai mangiare tanti alimenti, molti dei quali non avevi mai considerato prima di essere intollerante al lattosio.
Scoprirai che, dopotutto, la vita degli intolleranti al lattosio non è così complicata se sai come organizzarti. L'importante è seguire una dieta equilibrata e concedersi ogni tanto qualche sfizio.
L'intolleranza al lattosio non è una malattia...
L'intolleranza al lattosio non è una malattia ma una condizione genetica, chiamata ipolattasia. E non è rara: riguarda 7 persone su 10 nel mondo. Un bel numero no? Non tutti però sono intolleranti al lattosio. Con ipolattasia i medici intendono la normale riduzione della produzione di lattasi nell'intestino che si verifica dopo l'infanzia.
Molte persone, nonostante subiscano questa naturale riduzione, mantengono comunque un livello di lattasi sufficiente a smaltire correttamente il lattosio ingerito e non presentano sintomi. Altre persone, invece, hanno una maggiore riduzione dei livelli di lattasi, non assorbono correttamente il lattosio e manifestano i sintomi dell'"intolleranza al lattosio".
L'intolleranza al lattosio pertanto è una condizione ereditaria perfettamente naturale, che abbiamo in comune con tutti i mammiferi e con la maggior parte della popolazione mondiale.
...e nemmeno un'allergia
Troppo spesso, nella concezione comune, allergia alle proteine del latte e intolleranza al lattosio vengono confuse. Nonostante alcuni sintomi intestinali possano sembrare simili, le due condizioni sono completamente diverse. L'allergia al latte dipende da una risposta immunitaria alle proteine in esso contenute, come la caseina per esempio; l'intolleranza al lattosio dipende dalla carenza dell'enzima lattasi, deputato a digerire uno zucchero, il lattosio.
Mentre l'allergia può avere conseguenze gravi, le conseguenze dell'intolleranza al lattosio si limitano all'infiammazione gastrointestinale e ai sintomi ad essa connessi.
Sembra poco, ma questo significa che mentre chi è allergico al latte deve assolutamente evitare tutti i latticini e tutto ciò che contiene le proteine del latte, tu potrai mangiare un ampio numero di formaggi e, in molti casi, anche una certa quantità di latte.

Inizia a controllare l'alimentazione
Essere intollerante al lattosio cambierà le tue abitudini alimentari. Farai molta attenzione a quello che mangi ogni giorno e sicuramente le tue scelte alimentari si ridurranno notevolmente. Non potrai più mangiare certi alimenti, e anche il numero di ingredienti da utilizzare si ridurrà. Sembra una tragedia, ma non lo è.
Prendi l'abitudine di leggere le etichette dei prodotti
Il lattosio è molto utilizzato nell'industria alimentare perché ha un potere dolcificante minore rispetto allo zucchero ed è quindi più delicato al palato. I produttori lo usano anche come colorante, ad esempio in qualche tipo di pane, o per dare una certa consistenza ai cibi, ad esempio gli insaccati come il prosciutto o i wurstel. Il lattosio può essere usato anche nella produzione di bibite e di birra lager. Come sapere allora dove trovarlo? Leggi sempre le etichette: se il lattosio è presente, verrà riportato in grassetto. Certo, in questo modo si allungherà il tempo che impieghi a fare la spesa, ma eviterai brutte sorprese.
Mangiare fuori non sarà più così scontato
Se avevi l'abitudine di pranzare al ristorante con la famiglia, beh, non nascondiamo che continuare a farlo sarà più complicato. Ma non impossibile. I locali che offrono dei menù per intolleranti al lattosio sono come mosche bianche e la maggior parte dei ristoratori conosce poco o per nulla questo disturbo. Non stupirti quindi se ti offriranno delle portate senza glutine quando gli farai presente che sei intollerante al lattosio!
La soluzione però c'è. Porta sempre con te un blister di Lactease Adulti. Una compressa, presa mezzora prima del pasto, ti proteggerà dal lattosio, permettendoti di goderti il pranzo senza accusare i sintomi dell'intolleranza.
Latte e latticini? Sbagliato rinunciarvi
È probabile che il tuo medico ti suggerisca di seguire una dieta completamente priva di lattosio, almeno per i primi mesi. Questo periodo serve a far diminuire i sintomi dell'infiammazione gastrointestinale. Il mancato consumo di lattosio determinerà il riequilibrio e il ripristino della normale funzionalità intestinale.
Certi formaggi possono essere consumati se sei intollerante. Segui però una regola: più il formaggio è stagionato, meno lattosio contiene. Quindi, semaforo verde al Parmigiano DOP, al Grana Padano, al Gorgonzola DOP. Semaforo rosso alla ricotta di pecora, al mascarpone e alla mozzarella.
E se ti viene voglia di tiramisù? Una compressa Lactease Adulti mezzora prima e potrai mangiare mascarpone a volontà ;)
Impara a conoscere il tuo corpo
Ognuno di noi è intollerante a suo modo. La riduzione di lattasi varia da individuo a individuo, e la quantità di lattosio tollerata da una persona può far stare male un'altra persona.
La regola in questo caso è una: ascolta il tuo corpo. Dopo averne parlato con il tuo medico, prova ad assumere alimenti che contengono lattosio a dosi sempre crescenti, finché non hai trovato il tuo punto limite, dopo il quale compaiono i sintomi. Con il tempo inizierai a capire cosa puoi mangiare e cosa no. Se stai male anche con una dose piccola di lattosio, beh, fermati subito.
Il fatto che la tua dieta cambi non è un male
Essere intolleranti al lattosio ha anche qualche vantaggio. Eccone uno: c'è un mondo di alimenti che potrai scoprire.
Come le verdure, per una dieta equilibrata. Se prima di essere intollerante al lattosio consumavi poche verdure, questa è la tua occasione mangiarne di più. I broccoli ad esempio sono una valida fonte di calcio e fanno bene a chi è intollerante al lattosio.
Anche la frutta è una tipologia di cibo completamente priva di lattosio, salutare e rinfrescante. Insomma anche se adesso sei intollerante al lattosio, di sicuro non morirai di fame. Anzi, scoprirai tanti alimenti salutari che prima non mangiavi!
Con le compresse Lactease puoi concederti tutti gli sfizi
Certo, ogni tanto ti prenderà la voglia di qualche sfizio. Lasagne, pizza, gelato, crema, Nutella: che tu lo voglia o no, prima o poi il ricordo di queste specialità si presenterà pungente. Nessun problema. La lattasi che ti manca può essere reintrodotta con le compresse Lactease Adulti.
Mastica una compressa mezzora prima del pasto per avere la lattasi necessaria a digerire il lattosio presente nei cibi e goderti tutti i pasti. Lactease aiuta a digerire il lattosio contenuto negli alimenti, evitando così la fastidiosa sintomatologia tipica dell'intolleranza al lattosio.
È stato confezionato in comodi blister, così puoi portarlo sempre con te e usarlo quando serve. Con le compresse Lactease potrai mangiare tutto quello che ti va!
E se la tua intolleranza fosse passeggera?
Sai che l'intolleranza al lattosio potrebbe essere solo temporanea? I medici parlano in questo caso di intolleranza secondaria che si presenta quando un danno alle pareti intestinali produce una riduzione dei livelli di lattasi. Eliminare la malattia che provoca la riduzione di lattasi eliminerà anche l'intolleranza al lattosio.
Gli articoli più letti


Intolleranza al lattosio: i sintomi che non sospetti
24 Marzo 2017
Salumi che contengono lattosio: una guida per chi è intollerante
29 Maggio 2017Gli articoli più recenti

Quando a scuola davano il latte
19 Gennaio 2038
Lattosio nel parmigiano: perché è sicuro per chi è intollerante al lattosio
30 Novembre 2017