Allergologia

Intolleranza al lattosio e Gluten sensitivity: ambiguità dei sintomi

a cura di:
Catello Romano

L'intolleranza al lattosio e i suoi sintomiSempre più frequentemente si rivolgono all’ambulatorio pazienti che lamentano disturbi addominali postprandiali, quali:

– senso di tensione addominale
– gonfiore e meteorismo
– senso di stanchezza e malessere generale associati ad alvo irregolare

Si tratta di sintomi anche di forte intensità, che arrivano a compromettere in maniera significativa la qualità di vita, il lavoro e la socializzazione.

Le differenze con la celiachia

In questi casi, le prove allergiche non trovano corrispondenze, mentre deve essere indagato un possibile legame con la malattia celiaca.

Una volta esclusa la celiachia, bisogna sospettare una intolleranza al lattosio o una sindrome glutine correlata non celiaca (gluten sensitivity).

Quest’ultima è dovuta ad un’intolleranza al glutine che presenta caratteristiche diverse rispetto alla malattia celiaca:

  • non danneggia i villi intestinali come la  celiachia
  • una sierologia negativa
  • ha una predisposizione genetica

Come si manifesta la “gluten sensitivity”

I sintomi insorgono in seguito all’assunzione di glutine,  con disturbi gastrointestinali (meteorismo, dolori addominali, diarrea o stipsi o alvo alterno) ed extraintestinali (sonnolenza, difficoltà di concentrazione, annebbiamento mentale, cefalea, artromialgie, parestesie degli arti, rash cutanei tipo eczema, depressione, anemia, stanchezza cronica).

Il quadro clinico regredisce completamente nel giro di pochi giorni  con l’eliminazione del glutine dalla dieta.

La diagnosi: ad oggi è solo per esclusione

I sintomi sopra descritti sono molto simili a quelli dell’intolleranza al lattosio, ma nel caso della gluten sensitivity al momento la diagnosi può avvenire solo per esclusione. Una volta dunque escluse l’intolleranza al lattosio e la celiachia, si sottopone il paziente ad una dieta che elimina determinati alimenti per 2 –3 settimane e si osserva l’andamento clinico.

Al momento non sono stati individuati per la gluten sensitivity dei marcatori anticorpali specifici e l’unica alterazione immunologica che è possibile ritrovare nei pazienti con sensibilità al glutine è la positività per anticorpi antigliadina di prima generazione, i ben noti AGA (di classe IgG, più raramente di classe IgA) che vengono ritrovati positivi nel 40-50% dei pazienti. Mentre sul piano genetico la gluten sensitivity non presenta una correlazione specifica con i geni  per HLA-DQ2 e/o DQ8.

Un’ulteriore differenza fra le due patologie è la seguente: nell’intolleranza al lattosio vi è un deficit di lattasi, cioè dell’enzima che scinde il lattosio in glucosio e galattosio, mentre nella gluten sensitivity il danno è dovuto a frazioni tossiche del glutine.

I pazienti che soffrono di ipersensibilità al glutine (gluten sensitivity) mostrano sintomi molto simili anche a quelli prodotti dalla sindrome del colon irritabile (colonpatia funzionale che causa gonfiore, dolori addominali, mal di testa, ecc.). L’individuazione di questa nuova entità clinica può consentire finalmente  un corretto inquadramento di quei pazienti i cui disturbi, per molti anni, sono stati attribuiti a- colon irritabile o a problematiche di tipo psicologico ed ansioso–depressivo e anche di quei soggetti che erano stati considerati a rischio di unpossibile sviluppo futuro di celiachia.

A che età può insorgere il disturbo? Con quale frequenza?

La gluten sensitivity, che si manifesta dall’età adolescenziale all’età adulta mentre è estremamente rara in età pediatrica, è circa 6 volte più frequente della celiachia.

Si può dunque affermare con buona approssimazione che, se il numero di celiaci stimati in Italia è di circa 500.000 unità, i pazienti con gluten sensitivity sono almeno 3 milioni.

’C’è ancora sicuramente molto lavoro da fare per pervenire a una definizione corretta di tutti i parametri clinici, immunologici e genetici della gluten sensitivity, ma l’interesse verso questo tema è in forte aumento, come dimostrano alcuni recenti convegni internazionali’ (“First International Consensus Conference on Gluten Sensitivity”, Londra, febbario 2011 “14th International Coeliac Disease Symposium”, Oslo, giugno 2011) che hanno dato ampio risalto a tale nuova entità clinica.

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